LA SPALLA

Lesioni della Cuffia dei Rotatori

Di cosa parliamo?

La Cuffia dei Rotatori [Cuffia dei Rotatori] è un complesso legamento costituito dai tendini di 4 Muscoli [sovraspinoso, sottosponoso, sottoscapolare e piccolo rotondo] che, originati dalla scapola, si inseriscono alla Testa dell’Omero. La cuffia dei rotatori ha funzione di rotazione, sollevamento e stabilizzazione della Testa Omerale.

Cosa può succedere?

La Cuffia dei Rotatori può subire un deterioramento o una lesione [più o meno estesa] a seguito di usura ripetuta o trauma acuto. Nel primo caso, il conflitto subacromiale è la causa patogenetica più frequente: la testa dell’omero nella sua rotazione “sfrega” contro l’acromion con l’interposizione della cuffia dei rotatori che, a lungo andare, può lesionarsi, può creare calcificazioni “protettive” o rompersi totalmente con detrazione del tendine.

Un trauma acuto, come potrebbe essere una caduta accidentale, un incidente sugli sci o una trazione improvvisa del braccio, può provocare una rottura più o meno estesa della cuffia dei rotatori.

Cosa prova il paziente?

La sintomatologia, simile in entrambi i casi, consta in Dolore Notturno, Dolore acuto alla mobilizzazione del braccio con o senza carico, limitazione dell’arco di movimento e perdita della normale forza muscolare.

Come fare la diagnosi?

La Diagnosi non può prescindere da una accurata visita Ortopedica e sarà confermata dall’esame gold standard per questa patologia: la Risonanza Magnetica.

In base alla diagnosi, definiremo con il paziente la soluzione terapeutica più adeguata.

Cosa si può fare?

In caso di Calcificazioni in assenza di lesione tendine, l’acido ialuronico sub acromiale è spesso risolutivo.

Nelle lesioni minime o parziali, una terapia Biologica [PRP, Lipogems o Monocites] associata ad una fisioterapia rieducativa evitano, nella maggior parte dei casi, la necessità di interventi chirurgici.

In caso di lesioni ampie, di sintomatologia non responsiva alle terapie incruente e/o di elevate richieste funzionali, l’intervento chirurgico è l’unica terapia risolutiva.

Ad oggi la tecnica Artroscopica Mini invasiva ha soppiantato la chirurgia “aperta” nella riparazione della Cuffia dei Rotatori. Io ho sposato sin da principio questa scelta Artroscopica [i cosiddetti “buchini”] per la riparazione della Cuffia dei Rotatori, un percorso iniziato a Milano e perfezionato a New York ℅ l’Hospital for Special Surgery con il Dott. Altechek [Ortopedico dell’NBA e dell’MLB] . In artroscopia, attraverso una telecamera che ci permette di guardare all’interno dell’articolazione, si andrà a riparare la lesione tendinea suturandola con dei fili e un’ancoretta [metallica o riassorbibile, grande come la punta di una penna].

L’intervento ha una durata inferiore a mezz’ora, il ricovero è spesso in regime di Day Hospital o di una notte al massimo. Il dolore post operatorio, ben controllabile con i farmaci antidolorifici, dura solitamente intorno alle 48h.

Limitative, invece, per il paziente saranno le prime 4 settimane post operatorie in cui sarà OBBLIGATORIO mantenere un tutore in abduzione 24 ore su 24.

Durante questa prima fase sarà concessa una Mobilizzazione passiva cauta ad opera del fisioterapista, mentre la Fisioterapia vera e propria di recupero funzionale comincerà alla fine del primo mese post operatorio. In 3 mesi dall’intervento il ritorno alle attività quotidiane e al sollevamento di carichi è recuperato quasi totalmente se la fisioterapia viene svolta con costanza e impegno.

Instabilità e lussazioni

Frozen Shoulder

Artrosi Glenoomerale

Ortobiologia: Medicina rigenerativa applicata all’ortopedia